Quanto sono pratici e indispensabili i contenitori in plastica! Che si tratti di conservare gli avanzi in frigorifero o di organizzare in modo ordinato e sicuro una varietà di oggetti, questi contenitori rappresentano un vero must-have nelle case italiane e in tutto il mondo. Ma cosa fare quando alcuni di essi, con il passare del tempo, iniziano a ingiallirsi? Tra poco scoprirai come intervenire efficacemente.
I contenitori in plastica: una panoramica
Versatilità , praticità e sicurezza: sono queste le tre parole che meglio riassumono le qualità dei contenitori in plastica. Oggi la plastica trova impiego in una moltitudine di settori, sia domestici che industriali, grazie alla sua adattabilità e resistenza. Tra gli usi più comuni spicca senz’altro quello alimentare, dove la plastica garantisce protezione e igiene.

Non bisogna dimenticare che anche altri tipi di contenitori, spesso di dimensioni maggiori, sono realizzati con plastiche rigide e robuste. Basti pensare ai contenitori per riporre giocattoli, biancheria o indumenti fuori stagione: soluzioni pratiche che sfruttano appieno le proprietà di questo materiale così diffuso e apprezzato.
A seconda della destinazione d’uso, la plastica viene prodotta con polimeri e additivi specifici. Per i contenitori destinati agli alimenti, i materiali più utilizzati sono il polipropilene, noto per la sua leggerezza e resistenza al calore, e il PET (polietilene tereftalato), apprezzato per la sua trasparenza e robustezza. Sebbene questi polimeri siano generalmente stabili dal punto di vista chimico, possono comunque subire alterazioni cromatiche come l’ingiallimento.
Le caratteristiche della plastica
Come già accennato, esistono numerose tipologie di plastica, ognuna con caratteristiche specifiche che la rendono adatta a determinati impieghi. Tuttavia, le materie plastiche utilizzate per scopi alimentari devono rispettare severi standard di sicurezza e stabilità , che verranno approfonditi nei prossimi paragrafi.

Prima di tutto, la plastica deve essere resistente agli urti e alle sollecitazioni per garantire una manipolazione sicura e agevole. È fondamentale inoltre che non rilasci odori sgradevoli, in modo da non alterare il sapore degli alimenti o il profumo degli oggetti conservati.
Un’altra caratteristica importante è l’uniformità del materiale: la plastica non dovrebbe presentare crepe, deformazioni o imperfezioni che potrebbero comprometterne la solidità e la durata. Infine, i contenitori in plastica devono essere facili da pulire e leggeri, così da poter essere trasportati e utilizzati senza difficoltà .
Plastica ingiallita: come mai?
Nonostante la sua resistenza e longevità , la plastica può subire, nel tempo e in presenza di determinate condizioni, variazioni di colore che ne compromettono l’aspetto estetico e, talvolta, anche la funzionalità . Ma quali sono i principali fattori che causano l’ingiallimento?

Uno dei motivi principali è l’esposizione prolungata e ripetuta alla luce solare diretta e ai raggi ultravioletti. Nel caso dei contenitori per alimenti, anche il contatto con cibi particolarmente grassi o ricchi di pigmenti, come spezie quali curry e paprika, può favorire l’ingiallimento o l’opacizzazione della plastica.
Non va trascurato, inoltre, il naturale processo di usura dovuto all’utilizzo frequente e all’invecchiamento del materiale nel corso degli anni. Sono dunque diversi i motivi per cui i tuoi contenitori in plastica possono apparire ingialliti. Ma esistono soluzioni? Continua a leggere per scoprirle.
Plastica ingiallita: come poter risolvere il problema?
Fortunatamente, esistono alcuni rimedi semplici e alla portata di tutti che possono aiutarti a ridare nuova vita ai tuoi contenitori in plastica ingialliti. Quali sono? È il momento di riscoprire alcuni antichi rimedi della nonna che, sebbene possano sembrare superati, si rivelano spesso pratici ed efficaci. Ovviamente, il successo dipenderà dalla causa specifica dell’ingiallimento.

Non scoraggiarti se un metodo non dà subito i risultati sperati: prova diverse soluzioni fino a trovare quella più adatta al tuo caso! Un primo rimedio consiste nell’applicare una pasta semisolida ottenuta mescolando bicarbonato e aceto. Dopo averla stesa sulla superficie ingiallita, lasciala agire per circa mezz’ora, quindi strofina delicatamente e risciacqua abbondantemente.
Spesso questo trattamento è sufficiente per restituire brillantezza ai tuoi contenitori. In alternativa, puoi provare con il succo di limone: esponi i contenitori alla luce, applica il succo e poi risciacqua con cura. Un trucco semplice ma spesso efficace! Se invece gli altri metodi non dovessero funzionare, puoi ricorrere a una soluzione di candeggina delicata diluita, ricordando sempre di risciacquare accuratamente per eliminare ogni residuo.